Il 29 gennaio è prevista l’uscita di Unbroken, film diretto da Angelina Jolie sull’atleta olimpionico Louis Zamparini, prigioniero dei giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ma solo una settimana prima, il 22 gennaio, uscirà un altro film firmato dalla Jolie, questa volta solamente produttrice: si intitola Difret e sarà incentrato sullo scottante tema della violenza sulle donne.
Diretto dal regista etiope Zeresenay Berhane Mehari, Difret racconta l’intenso dramma di Hirut, una quattordicenne di Addis Abeba che, di ritorno da scuola, viene rapita da degli uomini a cavallo. Un rapimento che vede la complicità del suo futuro sposo, a cui la ragazza, per legittima difesa, è costretta a sparare. Ma in Etiopia la pratica del matrimonio con sequestro, chiamata comunemente “telefa”, è antichissima e non c’è legge che possa difendere Hirut per proclamarne l’innocenza. A prendere a cuore la sua causa subentra però Meaza Ashenafi, un’avvocatessa che, pur di salvare la vita a Hirut, entra in contrasto con l’autorità civile, con l’obiettivo quasi utopico di raggiungere la parità dei diritti.
Difret, tratto da una storia vera
Già premiato dal pubblico al Sundance Film Festival e al Festival Internazionale del cinema di Berlino, Difret, basato su una storia vera, è stato già proiettato a Londra in occasione del Global Summit, a cui hanno partecipato John Kerry, Segretario di Stato americano, insieme a 900 esperti e a organizzazioni non governative e a gruppi internazionali al fine di sensibilizzare il pubblico sul tema sempre attuale della violenza sulle donne.