Allarme molluschi in tutta Italia, ecco da dove arrivano in realtà: “Non mangiateli”

É allarme molluschi in tutta Italia. In pochi sanno da dove arrivano e il consiglio è quello di non mangiarli assolutamente

Tutti i molluschi, come le cozze, le vongole, le ostriche e altri, possono rappresentare un rischio per la salute umana. Questi sono soliti filtrare una grande quantità d’acqua per nutrirsi e proprio questo comportamento può esporli al rischio di assorbire batteri ed agenti patogeni che sono presenti nell’ambiente acquatico. Quando i molluschi sono coltivati o raccolti in acque contaminate da agenti patogeni possono trasmettere infezioni agli esseri umani quando vengono consumati.

Allarme molluschi Italia dove arrivano non mangiarli
Fai molta attenzione se i molluschi derivano da questo Paese – JustNews.it

Le acque in cui crescono potrebbero anche essere contaminate da sostanze chimiche nocive come metalli pesanti, pesticidi, fertilizzanti e altre sostanze inquinanti. Se i molluschi assorbono queste sostanze chimiche, possono accumularle nei loro tessuti e trasmetterle agli esseri umani che li consumano, causando danni alla salute. Per questo sono diverse le persone che possono essere allergiche ai molluschi, sviluppando delle reazioni avverse quando consumate. Adesso però spunta un pericolo ulteriore.

Molluschi, gli italiani dovranno fare attenzione: questo allevamento è pericoloso

Il progetto di allevamento intensivo di polpi alle Isole Canarie continua a destare preoccupazioni per la sua crudeltà e le sue potenziali conseguenze sull’ambiente circostante. Tuttavia nuovi documenti recentemente resi pubblici rivelano ulteriori minacce e problematiche legate a questa iniziativa, mettendo in evidenza la necessità di una revisione del progetto stesso.

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Si cerca di far luce sui molluschi provenienti dalle Canarie – JustNews.it

Tra le principali preoccupazioni espresse dalle associazioni di attivisti e dai comitati scientifici ci sono cinque punti chiave che sollevano allarmi:

  • Minaccia alla fauna locale: l’allevamento di polpi potrebbe rappresentare una minaccia per la fauna marina circostante, includendo specie protette come i cetacei e le tartarughe marine, a causa dell’inquinamento acustico e delle scariche d’acqua.
  • Minaccia alla salute pubblica: l’utilizzo di acqua marina di scarsa qualità per l’allevamento solleva preoccupazioni riguardo alla sicurezza alimentare e alla qualità dei prodotti destinati al consumo umano.
  • Inquinamento ambientale: le emissioni di CO2, i miasmi e le scariche provenienti dall’allevamento potrebbero contaminare le acque portuali e l’ambiente circostante, rappresentando una minaccia per l’ecosistema marino.
  • Minaccia per specie protette di alghe: specie di alghe protette, come la cystoseira, potrebbero essere gravemente minacciate dall’inquinamento causato dall’allevamento di polpi.
  • Esaurimento delle risorse: la pesca e l’utilizzo di pesce come mangime per i polpi potrebbe portare a un impoverimento delle risorse marine, mentre l’uso di stabilimenti ad alto consumo energetico è una pratica insostenibile.

Gli allevamenti intensivi di polpi comportano sofferenze e stress per gli animali, che sono creature intelligenti e solitarie per natura. La mancanza di normative adeguate per la protezione gli animali rende difficile proteggere i polpi dagli abusi e dalla crudeltà associata a questo tipo di allevamento.

Ancora una volta è quindi importante sensibilizzare sulla protezione della biodiversità e il benessere degli animali, che dovrebbero rappresentare obiettivi prioritari e che richiedono un’azione immediata.

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