Recensione Dragon Ball Super
Il pesce oracolo
Eccoci arrivati alla recensione del terzo episodio di Dragon Ball Super. Ricordiamo come il signore della Distruzione, Lord Beerus, si è risvegliato dal suo sonno durato quasi 40 anni. Il suo obiettivo è combattere contro il Super Saiyan God, il guerriero definitivo che la divinità ha visto nei suoi sogni. Nel frattempo, sul pianeta dei Kaioshin c’è un’atmosfera di tensione, in quanto molti pianeti continuano a scomparire e Kaioshin il sommo è seriamente preoccupato per le azioni scellerate da parte di Beerus. Kaioshin il superiore è invece allibito, in quanto non aveva mai visto il suo maestro così spaventato, neanche durante la minaccia di Majinbu.
Le preoccupazioni dei Kaioshin
Kaioshin il sommo spiega al suo allievo che Lord Beerus distrugge i pianeti per puro capriccio. L’unica cosa da fare è restare calmi e non fare nulla che possa irritare il signore della distruzione. Kaioshin ha paura, inoltre, che qualcuno abbia la malsana idea di sfidare Beerus in un combattimento; in tale evenienza sarebbero davvero guai seri per l’universo. Intanto, Re Kaioh inizia una conversazione telepatica con le due divinità, avvertendole che Goku si trova sul suo pianeta. Fatto sta che il saiyan, da vero impiccione, non lascia il povero re Kaioh in pace neanche un minuto. Quest’ultimo si arrabbia con Goku, inseguendolo e ricordandogli di come la Terra esista ancora grazie al suo sacrificio, alludendo a quando il saiyan si fece esplodere sul suo pianeta assieme a Cell, coinvolgendo lo stesso re Kaioh assieme a Bubbles e Gregory.
Il pesce oracolo
Beerus e Whis tornano a casa. Il maggiordomo chiede al suo signore se si sia ricordato del nome del guerriero che aveva disturbato il suo sonno, ma il signore della distruzione ha un vuoto di memoria. I due decidono quindi di consultare il pesce oracolo, un pesce parlante che ha l’abilità di prevedere il futuro e di conoscere cose che anche Beerus ignora.
Il pesce oracolo, dopo alcune titubanze, spiega a Beerus che l’essere visto in sogno altri non è che il Super Saiyan God, proveniente dal pianeta Vegeta. Dopo di ciò, Whis spiega al suo padrone che i saiyan si sono estinti per mano di Freezer e che gli ultimi esemplari della razza si sono trasferiti sulla Terra. Il maggiordomo di Beerus spiega inoltre a quest’ultimo che il saiyan che sconfisse Freezer si chiama Goku e che al momento si sta allenando sul pianeta del re Kaioh del nord. I due decidono quindi di andare a parlare con il saiyan, per avere possibili informazioni sul Super Saiyan God.
Il compleanno di Bulma
Sulla Terra, fervono i preparativi per il compleanno di Bulma. La festa si celebrerà su una nave extralusso e per l’occasione è stato allestito un particolare gioco del bingo, con in palio ricchissimi premi, tra cui un castello medioevale giapponese e le sette sfere del drago! Al compleanno di Bulma sono invitati tutti i guerrieri Z, tra cui anche la famiglia di Goku. Segue quindi una simpatica rimpatriata, in cui Gohan dà a Junior la foto delle nozze tra lui e Videl. Ci sono tutti alla festa, tranne Goku e Vegeta (che in quel momento si sta allenando in una camera di gravità).
La confessione di Kaioshin
Mentre Goku continua ad allenarsi sul pianeta di Re Kaioh, Kaiohshin il sommo fa una scioccante confessione: millenni fa fu proprio Lord Beerus a sigillarlo nella spada Z. Ve la ricordate? Si tratta proprio della leggendaria spada con cui si allenò Gohan durante la saga di Majinbu, da cui fuoriuscì lo stesso Kaioshin dopo una prigionia lunga secoli e secoli.
Questo episodio non è certo scevro di tensioni e di colpi di scena, soprattutto nel finale, in cui Kaioshin rivela la vera identità di colui che lo imprigionò nella spada Z. Ci sono state comunque scene più ‘spensierate’ e piacevoli, in cui abbiamo visto tutti i personaggi principali dell’anime di nuovo insieme. All’appello mancava solo Laura, della quale anche Akira Toriyama sembra essersi dimenticato del tutto.